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Commenti al testo di Antonio Spagnuolo
Il senso della possibilit
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Franca Alaimo
- 15/08/2013 18:46:00
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Fedele ad un linguaggio che segue lin-solito paesaggio psichico, Spagnuolo spezza la successione temporale mescolando insieme, in questi due testi, ricordi e testimonianze oggettuali del suo cammino esistenziale fino a "questa" vecchiezza solitaria, priva della presenza della donna che fin qui laveva accompagnato. Con lei sembra vacillare perfino la Musa, quel "prodigio che annaspava armonioso", dandogli la sensazione di essere rimasto spoglio ad affrontare il lunghissimo autunno della sua vita, "nella dimenticanza del riflesso". Ma, ancora una volta, la poesia splende nella sua stessa ammissione di assenza. Del resto è dallassenza/distanza che essa nasce, spesso.
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Loredana Savelli
- 13/08/2013 22:02:00
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Suadenti ma in qualche modo sfuggenti, queste liriche alludono alla nostalgia senza nominarla, sospese in un alone indefinito in cui passato, presente e percezione del futuro si sovrappongono, confondendosi. "Sovraccarico danni fingo certezze" è un verso che dice molto dellatteggiamento lucido e controllato del poeta, coivolto da unonda di ricordi, ma capace di astrazione. Mi è giunta unemozione forte e misurata, una piccola amarezza addolcita dal nitore di alcune immagini: "quel prodigio che annaspava armonioso".
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Luciana Riommi Baldaccini
- 13/08/2013 13:33:00
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Due testi intensi e formalmente perfetti, che mi hanno toccato profondamente. Ho sentito risuonare il trascorrere del tempo e lamara prefigurazione della fine, con tutto ciò che significano, di perdita e di nostalgia, per unetà "sovraccarica danni", che tuttavia non rinuncia alloccasione di smarrirsi tra i segni, indelebili, che sono stati tracciati nella vita trascorsa e impressi nella memoria: i segni di un amore, forse, che non si può dimenticare e che continua a sorridere. Ma tra questi "richiami" e "silenzi" ho percepito anche lamore inesauribile per la scrittura, la scrittura poetica che offre compagnia alla solitudine e dà tregua allinquietudine di chi "non sa più come sconfiggere lautunno/ ormai lunghissimo, ingombrante,/nella dimenticanza del riflesso". Ringrazio la redazione per questa proposta di poesia.
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